Meta allena l'intelligenza artificiale con i tuoi dati.
Ci risiamo, Meta (alias Zuckemberg) sfrutta ancora una volta l'immensa mole di dati che viene fornita dagli utenti che pur di non rinunciare a un servizio (che potrebbero avere comunque GRATUITAMENTE) permettono ad aziende senza scrupoli di impadronirsi dei dati degli utenti che usano i prodotti Meta ma anche di chi non li usa.
Si perchè per chi non lo sapesse anche chi non usa i prodotti Meta può essere bersaglio di tracciamento basta una foto con il Tag del nome ed è fatta.
Sul sito del garante della privacy invece di condannare la società e porre rimedi efficaci si limitano a dare comunicazione del fatto che da fine maggio 2025 meta userà i dati degli utenti per addestrare la propria intelligenza artificiale e che se un cittadino vuole può opporsi.
Trovo che per un organo che dovrebbe tutelare la privacy non sia sufficiente fare una comunicazione ma azioni concrete per difendere i cittadini condannando l'operato e chiedendo spiegazioni, magari obbligando le aziende ad aggiornare le norme per la privacy sottolineando maggiormente questo aspetto e non con un linguaggio il più delle volte appositamente intricato per non far comprendere all'uotnto cosa sta regalando della propria vita e dei propri e altrui diritti.
Certo proteggere l'utonto medio non è come proteggere i diritti di partite di calcio per le quali invece ci siamo addirittura inventati una procedura che passa da tribunali e costringe ad oscurare siti, peccato che per far questo si oscurino anche servizi leggittimi fregandosene delle conseguenze.
Ma si sa siamo in Italia!!!!!

Cosa possiamo fare?
In primis come suggerito nell'articolo possiamo (anche se questo non garantisce nulla a mio avviso) seguire il suggerimento sull'opposizione al trattamento sia se siamo utilizzatori dei servizi, sia per quelle persone che sono solo per caso e incidentalmente coinvolte (esempio se veniamo taggati da qualcuno che pubblica una foto dove siamo presenti anche noi)
La soluzione più banale e ovvia ma con un grande impatto è uscire da tutto, Facebook, Whatsapp, servizi di Google, Microsoft e non utilizzare queste piattaforme, personalmente sono da anni uscito da queste piattaforme e posso fare le stesse cose con servizi alternativi che non mi tracciano e non usano i miei dati.
Nella prima soluzione è doveroso fare una premessa, per fare opposizione si indica di andare sul sito di meta dare i propri dati quindi: nome, cognome, mail e motivo dell'opposizione e successivamente si riceverà una mail di conferma, tuttavia non credo che sia corretto che per fare opposizione ci si debba registrare su un server di meta, la cosa più corretta e che ha valenza legale sarebbe di mandare mail o pec che è ben diverso da fidarsi di Meta che fa del suo core business i vostri dati…
Per chi fosse interessato invece a conoscere alternative gratuite ai servizi di Meta può ad esempio provare servizi simil Facebook molto più rispettosi della privacy e dei dati come:
L'unico che mi sento di consigliare appieno perchè oltre a non vendere i vostri dati permette alle persone di esprimere liberamente le proprie opinioni su ogni genere di argomento senza essere bannati, non ci sono limitazioni come impongono altre piattaforme che si definiscono libere ma che se appena tocchi certi argomenti ritenuti sacri (non farò l'elenco) vieni redarguito e successivamente escluso dall'istanza.